
WMAC ITALIA


SPORTELLO DI ASCOLTO "WMAC Italia"
SPORTELLO DI ASCOLTO "WMAC Italia"
Lo Sportello di ascolto proposto dalla “WMAC Italia” vuole contribuire a prevenire e fronteggiare l’ aumento del disagio che interessa ormai una larga parte di persone di qualsiasi fascia di età. Numerosi studi riconoscono gli effetti dannosi che elevati livelli di stress hanno sulla salute. Un esempio sono mal di testa, stanchezza, nervosismo, insonnia, paure, timidezze, insicurezze, stati d’ansia, difficoltà relazionali e le malattie psicosomatiche quali la colite, l’artrite, le ulcere, le disfunzioni coronariche, il lupus eritematosus , la psoriasi, le emicranie, e così via.
Abbiamo attivato un servizio di counselling alla persona, ai gruppi e alle comunità per offrire supporto e orientamento a tutti coloro che sentono il bisogno di essere ascoltati e di recuperare e/o potenziare le proprie risorse personali nei momenti di difficoltà personale, relazionale,professionale.
Imparerai ad utilizzare al meglio le abilità mentali cognitive (attenzione, concentrazione, presa di decisioni, risoluzione dei problemi), emotive (gestione efficace dello stress, ansia da prestazione, paure, autostima, fiducia in se stessi e negli altri), e motivazionali (motivazione e impegno per il raggiungimento di mete ed obiettivi).
Persone qualificate offrono la loro professionalità, il loro tempo, la loro attenzione interessata e partecipativa, nonché il rispetto, a chi si trova in una momentanea condizione di difficoltà o incertezza.
IL PERCORSO si sviluppa, nella maggioranza dei casi, fino ad un massimo di 10 incontri della durata 60 minuti che avvengono in uno spazio protetto, strettamente riservato, su appuntamento e con una frequenza di una volta alla settimana.
Il primo incontro è gratuito.
Lo Sportello di ascolto ti permette di recuperare, attraverso l'ascolto e il dialogo, le tue energie e offre a coloro che lo desiderano, un momento di riflessione per chiarirsi nel “qui ed ora”.
L’intervento si fonda sull’ascolto “attivo”, il supporto, ed è caratterizzato dall’utilizzo da parte dell’operatore, di qualità personali, di conoscenze specifiche, nonché di abilità e strategie comunicative e relazionali che tendono all’attivazione e alla riorganizzazione delle risorse personali dell’individuo, al fine di rendere possibili scelte e cambiamenti in situazioni percepite come difficili dalla persona stessa, nel pieno rispetto dei suoi valori e delle sue capacità di autodeterminazione.
CI RIVOLGIAMO con modalità individuale o di gruppo in:
AMBITO SOCIALE:
- alle persone che desiderano migliorare se stesse, intraprendere nuovi percorsi di vita, superare momenti difficili che spesso comportano cambiamenti e scelte
- a chi ha bisogno di comprendere i propri problemi
- a chi avverte conflitti o disagi che non riesce a gestire e che compromettono l’espressione piena e creativa del loro io e da cui si sentono assillati in un certo momento della loro vita.
AMBITO LAVORATIVO
Finalmente un passo avanti è stato fatto nel ribadire che la valutazione del rischio da stress lavoro-correlato, al pari di quanto avviene per tutti gli altri rischi, deve essere effettuata dal datore di lavoro nell’ambito della propria organizzazione. Infatti dal 1° gennaio 2011è partito l’obbligo da parte dei datori pubblici e privati di esaminare le fonti di rischio da stress e inserirle nel documento aziendale.
I dati che stanno emergendo ci hanno quindi indotto a riflettere in maniera più approfondita su queste tematiche, e PROPORRE l’idea di istituire uno Sportello di ascolto/counseling in grado di aiutare coloro che denunciano problemi e disagio sul posto di lavoro ma anche nella sfera personale, uno spazio di ascolto e di confronto, attraverso il quale la persona potrà affrontare ed approfondire le problematiche che riguardano la sfera psico-emotiva e psico-relazionale, messe a dura prova dal tipo di attività lavorativa, dall’ambiente in cui operano e dalla scarsa spinta motivazionale derivante da questi aspetti.
Gli OBIETTIVI in ambito lavorativo :
- Acquisire maggiore consapevolezza del proprio stato e del proprio livello di stress correlato all’attività lavorativa, all’ambiente lavorativo o/e ai rapporti di lavoro
- Evitare l’isolamento
- Sviluppare assertività e padronanza nella gestione dei conflitti
- Recuperare e sviluppare l’autostima
- Acquisire strumenti idonei nelle situazioni di conflitto
- Favorire la gestione e la corretta modulazione delle emozioni
- Acquisire maggiori energie per fronteggiare lo stress come fenomeno non solo lavoro correlato
AMBITO SPORTIVO
Tra un Campione ed un buon atleta spesso non c’è un’enorme differenza a livello fisico, tecnico ed atletico, il grande gap è nel come un Campione sa gestire le emozioni a suo favore senza farsi influenzare negativamente dalle situazioni contingenti, ma utilizzandole e sfruttandole per ricavarne ciò che gli serve in quel momento.
E’ importante per noi non perdere mai di vista il concetto di uomo – atleta.
L’agonista non è un robot, non è un gigantesco meccanismo sostenuto dagli sponsor e da complesse manovre di tipo economico. E’ un uomo, un uomo che ha scelto di sfidare sé e gli altri, con i suoi punti deboli e le sue illimitate potenzialità.
Per questo, tramite lo Sportello di ascolto e utilizzando anche gli strumenti tipici del mental training, intendiamo
- dedicare il nostro sostegno ed il nostro contributo in primis all’uomo, e in secondo luogo all’atleta che c’è in lui, il quale rappresenta solo una parte della sua complessità
- favorire il cambiamento dello stato mentale dell’atleta
- porre le basi per il raggiungimento degli obiettivi dell’atleta e per l’espressione delle sue potenzialità con un attenzione centrata verso l’individuo, attraverso un programma di lavoro integrato con una forte interdipendenza tra le componenti sportive (tecniche ed atletiche) e quelle psicologiche e relazionali
- aiutare l’atleta a definire i propri obiettivi a medio e lungo termine, a stabilire il suo equilibrio psico-fisico, ad allenare lo stress agonistico, a trasformare i suoi punti di debolezza in punti di forza.